QUESTO BLOG VUOLE ESSERE UNO STRUMENTO DI CONDIVISIONE DI UN IMPEGNO. E' PERTANTO APERTO ALLA COLLABORAZIONE DI TUTTI.
ADESSO UN'ITALIA NUOVA. SI PUO' FARE.


giovedì 27 dicembre 2012



29 dicembre 2012
ore 8.00 - 21-00

Primarie per scegliere i candidati del Partito Democratico al futuro Parlamento

Una procedura che non ha precedenti in Italia e in Europa,
Che renderà fortissima la presenza delle donne a un livello sconosciuto nel nostro Paese.
Modalità di voto, regole e candidature su www.primarieparlamentaripd.it

lunedì 10 dicembre 2012

Il futuro della Lombardia assemblea pubblica
Martedì 11 Dicembre 2012, h21.00 Circolo PD Lia Bianchi
via Bodoni, 3

Interviene:
Fabio Pizzul , Consigliere Pd della Regione Lombardia
abbiamo chiesto a Fabio Pizzul di aiutarci a capire le proposte politiche
dei tre partecipanti alle primarie (Ambrosoli, Kustermann e Di Stefano).

mercoledì 5 dicembre 2012

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Il discorso del Segretario Nazionale del PD
alla conclusione delle Primarie  qui

giovedì 29 novembre 2012

Primarie del Centrosinistra
Potranno votare al ballottaggio del 2 dicembre:
- Tutti i votanti al primo turno
- Eventuali elettori che non hanno votato al primo turno ma che si sono  precedentemente registrati e che sono già in possesso del certificato elettorale del centro sinistra
- Eventuali elettori iscritti on line entro il 25 novembre (che non hanno partecipato al primo turno) devono arrivare muniti di stampa, vanno registrati negli elenchi, solo questi ultimi devono versare almeno 2 euro di sottoscrizione e ritirare il certificato di elettore del centro sinistra
- Gli elettori fuorisede che al primo turno hanno votato a Milano presso il seggio costituito alla Casa della Cultura hanno ricevuto il certificato del centroSinistra con un timbro recante la scritta "Fuori sede Milano @12" oppure "@12 fuori sede Milano" cosi che possano essere riconosciuti e fatti votare al seggio più vicino al loro domicilio.
- Gli elettori che al primo turno hanno votato in altre provincie\regioni e che richiedono la possibilità di votare a Milano e provincia devono mandare una mail a milano@primarieitaliabenecomune..it  

Per coloro che non si sono iscritti per cause indipendenti dalla loro volontà, tra il 4 e il 25 novembre, nei giorni 29 e 30 Novembre, presso la sede del Comitato Provinciale delle Primarie, in via Pergolesi 15 a Milano (Circolo PD Ghilardotti) si costituirà l'ufficio elettorale speciale aperto dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 15 alle 21 presso cui il comitato per le primarie valuterà i casi di elettori impossibilitati a registrarsi dal 4 al 25 novembre che richiedono la registrazione e quindi il voto. Questo sarà l'unico ufficio elettorale deputato a nuove registrazioni per Milano e provincia!

lunedì 19 novembre 2012

DUE INIZIATIVE


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Contro il femminicidio
23 Novembre
clic sulla miniatura per visualizzare la locandina

lunedì 5 novembre 2012

25 Novembre 2012
Primarie del Centrosinistra
Qui il Regolamento nazionale
Qui il sito con le informazioni

Ecco dove ci si registra
Ci si potrà registrare, oltre che sul sito www.primarieitaliabenecomune.it, presso il nostro Circolo, in via Bodoni 3 nei giorni:
= 14 – 21 novembre dalle ore 21
=11 – 18 – 25 novembre dalle ore 10 alle ore 12

Qui tutto quello che serve sapere:
SUL SITO DELLE PRIMARIE

Per votare

giovedì 18 ottobre 2012



25 Novembre 2012

Primarie del Centrosinistra
Qui i Principi regolamentari
Qui il sito con le informazioni

Qui le informazioni sui Milano e la nostra zona

A breve il dettaglio per gli elettori di Milano

venerdì 12 ottobre 2012

In Lombardia al voto subito!
PRESIDIO DEL CENTROSINISTRA
lunedì 15 ottobre, ore 20.30
Appuntamento sotto Palazzo Lombardia (lato Melchiorre Gioia) 

giovedì 11 ottobre 2012

Un saluto a tutti/e.
Nella veste di libero cittadino e non di coordinatore di circolo, vi segnalo un appuntamento molto importante.

Come saprete le primarie del centrosinistra si terranno a fine novembre, ipotizziamo il giorno 25. Quella data sarà l'occasione per tutti quelli che si riconoscono nell'area del centrosinistra e che si interessano ai fatti della politica, o che la praticano attivamente, per partecipare ad un atto altamente democratico: la scelta diretta del candidato premier.  
E' una possibilità unica, che conferisce a tutti noi la possibilità di influire concretamente sul futuro del nostro paese. 

Nella città di Milano ci saranno posizioni diverse, com'è naturale che sia, e lo scontro non sarà sempre pacato. Tra alcuni amici e conoscenti abbiamo quindi deciso di organizzarci per sostenere attivamente la persona che realmente possiede le capacità, riconosciute da più parti, per affrontare questo momento storico difficile, sia per le istituzioni italiane che per l'andamento dell'economia.
Naturalmente si tratta dell'attuale segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani. 


Per sostenere Bersani ci ritroviamo Lunedì 15 Ottobre, alle ore 21, presso il circolo Lia Bianchi di via Bodoni 3, che ospiterà la sede del Comitato di zona 8.
Vi chiediamo massima puntualità, perché ci saranno molti temi da discutere e da definire i primi compiti organizzativi.

Come base per la discussione vi suggerisco la lettura della nostra Carta d'Intenti: http://www.partitodemocratico.it/speciale/cartadintenti/home.htm

Spero di vedervi numerosi
un abbraccio
Marco Lanza

lunedì 8 ottobre 2012

assemblea nazionale

La relazione di di Pier Luigi Bersani
All'
assemblea nazionale del PD
Trovate qui il riassunto
Qui il sunto dei vari interventi e i documenti finali

lunedì 27 agosto 2012

7-8-9 settembre 2012 C/O COOPERATIVA LABRIOLA – VIA FALCK, 51 (in prossimità del commissariato di pubblica sicurezza) MM1 SAN LEONARDO – BUS 40 e 68
Aperta ai cittadini dei nostri quartieri
Programma della festa qui

giovedì 2 agosto 2012

CARTA D'INTENTI

Un importante avviso per chi si vuole alleare con il PD

Clicca sull'immagine per scaricare la carta d'intenti

mercoledì 18 luglio 2012

Buone (?) vacanze



Periodo complicato, questo.
Col caldo che fa, il blog si scioglie per qualche tempo.
Ma la politica non si ferma mai, tanto più quest'anno.
Un grazie a tutti coloro che ci hanno seguito, e a presto!

Una buona lettura intanto... la nostra newsletter
http://www.tungsteno.org/PD/NL_2012_Luglio.pdf

sabato 9 giugno 2012

DUE GIUGNO

Due giugno in Piazza Prealpi
Noi - ovvio - c'eravamo.
Molte le associazioni presenti, e tante le attività
Particolarmente apprezzata la rappresentazione di due giovani attori sulla guerra di Bosnia.
Davvero coinvolgente.

E intanto che gli altri si distraevano, noi coltivavamo i giovani...





venerdì 1 giugno 2012

Sabato 2 giugno il circolo PD Lia Bianchi sarà in piazza Prealpi per
festeggiare la Repubblica e ricordare il terribile terremoto avvenuto in
Emilia, a favore del quale faremo anche una raccolta fondi.

Ci farebbe piacere se veniste a trovarci durante la giornata, magari
portando una torta o una bibita. E se vi fermate un po' di più ci
aiuterete anche a turnarci al banchetto (che sarà una piacevole sorpresa!).

Nella piazza ci saranno giochi, incontri, spettacoli di teatro e
concerti. Non mancate!!
L'orario è dalle 10 alle 23.

Un saluto e grazie in anticipo
Il coordinamento del circolo PD Lia Bianchi

mercoledì 23 maggio 2012

22 maggio 2012 ore 21

bilancio del primo anno di lavoro della Giunta

Serata davvero appagante quella del 22, impossibile da riassumere.

Stefano Boeri ha illustrato in una esauriente panoramica le attività del Comune in questo prima anno dopo la vittoria delle elezioni.

Dal PGT, approvato quella sera stessa, all’area C, dal problema economico alla vendita di Sea.
E poi in particolare un resoconto del settore Cultura, che, essendo sostanzialmente senza fondi, ha puntato sulla creazione di una rete tra tutte le componenti che fanno cultura in città, i musei.

Sarà presto creato un portale per avere in tempo reale tutte le notizie su qualsiasi cosa si muova in città nel campo della cultura.

Alla serata hanno partecipato anche i tre giovani presidenti delle commissioni Cultura, Servizi Sociali e Decentramento presso il Consiglio di Zona.

Mattia Tarelli ha evidenziato soprattutto il tentativo di recuperare un ruolo per il Consiglio di zona, abbandonato negli anni, cercando un rapporto con i cittadini, soprattutto puntando alle iniziative culturali (presto una notte bianca di zona) e alla attività delle biblioteche, destinate a diventare perno di una rilanciata attività sociale e culturale.

Marco Tansini ha raccontato l’attività della sua commissione, in particolare la distribuzione del pacco viveri in occasione del Natale, ma soprattutto il tentativo di creare una rete di collaborazione tra le parrocchie, le associazioni, le cooperative sociali della zona.
Perché il Consiglio di zona non deve essere – ha suggerito – un bancomat, ma un luogo di ascolto e di raccordo.

Stefano del Cristofaro ha sostenuto che il recupero dell’astensionismo delle ultime recenti elezioni – il vero partito di maggioranza relativa – possa avvenire solo attraverso la partecipazione dei cittadini. Da qui l’importanza della creazione di istituzioni decentrate (i futuri Municipi) che sia davvero vicine ai cittadini e abbiamo risorse sufficienti a far fronte ai loro bisogni.

Si è a lungo parlato anche della Torre Galfa e della vicenda Macao e di molti altri argomenti sollevati durante la lunga discussione.
Vivace come al solito.

Anche perché la partecipazione è stata numerosa.

Il Circolo PD Rinascita vi invita all'incontro con l'On. Emanuele Fiano per dialogare su:
Le cose che bisogna fare
in Italia e in Europa
per dare lavoro e futuro sicuro
al Paese
Interviene
l' On. Emanuele FIANO
Membro della I° Commissione (Affari Costituzionali,
della Presidenza del Consiglio e Interni)
Venerdì 25 maggio - h. 21
Sala Rinascita
Via Mambretti, 25 - Milano

Dalle 20,30 alle 21, nell’attesa, Rinascita offre
un amaro, un caffè, una tisana, una fetta di torta
 

sabato 19 maggio 2012

Pd ai presidi di solidarietàbandiera_lutto

Assistiamo sgomenti al barbaro attentato di Brindisi.Siamo addolorati per le conseguenze tragiche dell'attentato e per le sofferenze inflitte. Siamo fortemente preoccupati per le strategie criminali e deliranti che intendono colpire la democrazia del nostro Paese.

Non possiamo rimanere fermi, dobbiamo reagire civilmente stringendoci attorno alle vittime; dando solidarietà ai familiari, agli studenti, al mondo della scuola, all'associazionismo, alle istituzioni e alla città di Brindisi; rafforzando le nostre istituzioni democratiche.
Per questo Il PD Milano - Area Metropolitana aderisce e invita tutti ad aderire ai presidi odierni delle ore 17 in Piazza San Fedele e delle 18.30 in via Palestro.

Segreteria Pd Area Metropolitana Milanese

venerdì 18 maggio 2012

22 maggio 2012
ore 21
c.a.m. Via Jacopino da Tradate 9



Facciamo un bilancio del primo anno di lavoro della Giunta

Abbiamo ancora negli occhi l’arcobaleno…
Possiamo continuare a sognare?
incontro con
Stefano Boeri
assessore al Comune di Milano per la cultura, la moda, il design

Interverranno i consiglieri di zona 8:
Mattia Tarelli, Presidente Commissione Cultura
Stefano De Cristofaro, Presidente Commissione Decentramento
Marco Tansini, Presidente commissione Politiche sociali

sabato 12 maggio 2012

cevenini e antipolitica

signori grillini, signori del Fatto, signori della Lega, signori del Corriere della Sera, signori del Giornale.
Non è politica per i cittadini, questa?



"Cosa ne facciamo di tutto questo dolore e di questa sofferenza? Oggi sentiamo che un'epoca è finita". Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, lo ha detto trattenendo le lacrime, nel giorno dell'addio a Maurizio Cevenini, il consigliere del Pd morto suicida martedì sera. «Mio papà ha amato due cose, la politica e Bologna, sono sicura che l'ultima non l'ha mai deluso»: la figlia Federica, arrivata con la mamma Rossella verso le 8, ha ringraziato così l'affetto dei bolognesi. Alle 10 il feretro ha lasciato Palazzo d'Accursio sulle note di «La storia siamo noi» di Francesco De Gregori: è stato portato in San Francesco, per i funerali, passando per lo scalone dei cavalli. L'applauso è stato lunghissimo.


mercoledì 9 maggio 2012

ELEZIONI AMMINISTRATIVE


Nel milanese

Il centrosinistra si afferma ovunque

comincini cornelliA poche ore dal voto e dopo una prima analisi risulta evidente che il Partito Democratico, sulla scia del voto amministrativo milanese della scorsa primavera, rafforza il suo ruolo all’interno dell’area metropolitana milanese.
Già due dei dodici Comuni sopra i 15 mila abitanti vedono la coalizione di centrosinistra vittoriosa al primo turno: eletti i Sindaci Eugenio Comincini, confermato al secondo mandato a Cernusco sul Naviglio, e Paola Festa, pronto per il suo primo mandato a Pieve Emanuele.
Nei restanti 10 Comuni la coalizione di centrosinistra si presenta al ballottaggio in vantaggio e in molti di questi lo scarto con gli sfidanti è ampio.
Il Partito Democratico si attesta nei grandi centri su una percentuale media del 24,5%, con picchi al di sopra del 30% in Paesi come Cernusco, Garbagnate, Magenta e San Donato.
Questa tornata amministrativa ci vede vincitori anche nei piccoli Comuni, quelli al di sotto dei 15 mila abitanti, dove le liste civiche di centrosinistra vincono in 13 su 14. Su un totale di 26 Comuni al voto, 17 avevano un’amministrazione uscente di centrodestra, il dato del primo turno risulta essere quindi ancor più significativo.
Pdl e Lega Nord sono ridotti ai minimi termini e questo è un dato politico di primaria importanza. Il centrodestra paga anni di malgoverno, non solo a Roma, ma anche nei tanti Comuni in cui si è misurato con i problemi reali della gente. L’epoca dei messaggi mirabolanti e delle promesse farlocche è finalmente finita e lascia il posto alla serietà dei progetti e alla buona politica.
Il Partito Democratico Milanese è riuscito a tradurre in voti il desiderio di cambiamento di tanti cittadini, tuttavia non possiamo nascondere l’esistenza di un problema di carenza di partecipazione dei cittadini della quale i partiti devono farsi interpreti.
Certamente l’astensione e l’affermazione della lista 5 stelle sono due elementi che ci devono far riflettere: sarebbe un grave errore derubricarli come antipolitica, perché è evidente che in realtà sono una forte domanda di buona politica È nostro dovere fin da subito impegnarci nei Comuni dove si andrà ai ballottaggi che si svolgeranno fra due settimane. Un buon risultato anche in questa tornata elettorale garantirebbe un ruolo di guida al Partito Democratico e una ulteriore legittimazione agli occhi dei cittadini nei confronti dei quali siamo chiamati a dare ulteriori risposte chiare sulle modalità con le quali intendiamo affrontare questa grave crisi economica e sociale, sul terreno della trasparenza totale e  delle modalità di partecipazione attiva alla vita delle istituzioni.
Il fatto che il PD, nell’area metropolitana milanese, sia in buona salute e si accinga a governare molti Comuni della provincia significa che siamo sulla strada giusta.

Roberto Cornelli

domenica 6 maggio 2012

ORA SI CAMBIA!

Holland, nuovo Presidente della Repubblica francese
 
hollande bersani 640

                   BERSANI: INVERTIRE IL DISASTRO DELLE DESTRE EUROPEE
Pier Luigi Bersani a Rainews 24 il voto francese dice, riferendosi all'Italia: «la ricostruzione del paese può essere affidata a forze progressiste, moderate, contro populismi e destre fallimentari. Questo è un tema europeo e ce ne accorgiamo se non guardiamo solo alle nostre faccende domestiche». Per il leader dei Democratici è una «bella notizia per l'Europa, è una vittoria che attendevamo e credo che questo possa essere un passo determinante per invertire il ciclo disastroso dei governi delle destre e anche per sconfiggere questi venti populisti e regressivi che si fanno sentire in Europa».

mercoledì 18 aprile 2012

25 APRILE

Momenti difficili, questi, soprattutto dal punto di vista economico e dell'occupazione.
E il "contesto" (etico e morale, con relativa ovvia disaffezione e sfiducia dei cittadini per la politica), certo non aiuta.
Per questo non è proprio il caso di mollare adesso.
Perché è del tutto ovvia l'irrepetibilità di questa maggioranza che a causa del disastro berlusconiano è costretta a convivere.
Come scrive oggi Pietro Spataro su l'Unità "l'Italia deve ritrovare la sua normalità politica nelle scelte chiare. Destra e sinistra, al contrario di quanto immaginano i profeti dei "tecnici forever" esistono e hanno idee, progetti e visioni diverse…. Su ogni tema le strade tra il centrodestra e il centrosinistra portano sempre a un bivio. E a quel bivio si gioca il futuro del Paese."
Soltanto una nuova e diversa idea di futuro può dare speranze, creare nuovi vincoli di solidarietà e fare sentire i cittadini di questo paese meno soli.
E', anzi, il momento di ripassare i "fondamentali".

Per questo proponiamo a tutti di partecipare anche quest'anno alla manifestazione nazionale del 25 aprile per l'anniversario della Liberazione.
Per chi vuole, ci troviamo alle ore 14 davanti al Circolo (via Bodoni 3) per partecipare tutti assieme alla manifestazione. Perché un'altra Italia c'è.

Ricordiamo anche che la mattina, con ritrovo sempre in via Bodoni n. 3 alle ore 9, si terrà la seconda biciclettata partigiana per ricordare donne e uomini che hanno perso la vita durante la Resistenza: l'itinerario sarà per le strade del quartiere, dove abitavano o sono state uccise queste persone.

Il prossimo mese (due sabati mattina) verrà tenuto presso la sede del Circolo un secondo corso di computer: "posta elettronica, come usarla al meglio".
La prima mattina sarà dedicata ai concetti di base, al client (e se non sai cos'è già vuol dire che ti serve il corso) e alle buone pratiche.
La seconda mattina sarà invece dedicata alla personalizzazione, a strumenti avanzati e ad un test di valutazione.
Il costo è assolutamente simbolico
Chi fosse interessato a partecipare, mandi una mail e avrà maggiori informazioni

domenica 15 aprile 2012

A PROPOSITO DI FINANZIAMENTO AI PARTITI

Per una buona politica:più democrazia, più trasparenza La proposta di legge del PD di riforma dei partiti politici in attuazione dell’articolo 49 della Costituzione  qui

 Antonio Misiani  
 Tesoriere del Pd.



I bilanci del PD  sono certificatidalla stessa società che certifica quelli della Banca d'Italia

Vedi l'intervista
Bilancio 2011 del PD Nazionale qui
Relazione della Società di Revisione
qui

martedì 10 aprile 2012

AMMINISTRATIVE - LETTERA DI BERSANI

«Crediamo che la riscossa del Paese possa avvenire solo nella solidarietà e non nell'egoismo. Siamo convinti che nessuno può salvarsi da solo, che il merito vada premiato e che il lavoro dipendente, autonomo, professionale o imprenditoriale vada premiato contro la rendita, il privilegio, il parassitismo. Siamo convinti che le regole vadano sempre migliorate, ma sempre e comunque rispettate, e che la furbizia non possa vincere sulla serietà e sull'onestà». Con queste parole il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani si rivolge con una lunga lettera agli elettori delle città al voto il 6 e 7 maggio.

«Gentile elettrice, gentile elettore - scrive Bersani - in vista delle prossime elezioni amministrative le sarà certamente possibile conoscere e valutare le buone ragioni che il Partito Democratico le sta proponendo, nella sua città, per sostenere le nostre liste e la candidata o il candidato sindaco del centrosinistra». «Noi crediamo che l'Italia possa risollevarsi, e che la sua città possa progredire - sottolinea Bersani - pensiamo che la ricostruzione del Paese debba partire dai Comuni, che sono vicini ai bisogni dei cittadini e che oggi sono messi di fronte a troppe difficoltà, che vogliamo rimuovere. Con queste convinzioni, con questi valori, con questi propositi noi chiediamo, in un passaggio difficile per l'Italia, la sua comprensione, la sua fiducia, il suo aiuto.

Riforme e trasparenza

«Conosciamo la disillusione dei cittadini verso la politica. Crediamo che il rimedio alla cattiva politica non sia l'antipolitica, ma la buona politica! Con le nostre proposte già avanzate da tempo, noi siamo impegnati a rendere più efficienti le Istituzioni, a ridurre il numero dei parlamentari, ad approvare una legge elettorale che consenta finalmente ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti e non di trovarseli nominati, così come impone la sciagurata legge voluta dalla destra». Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani in una lettera agli elettori in vista delle amministrative.

Legge sui partiti
Prosegue Bersani: «Abbiamo anche presentato una legge sui partiti per imporre trasparenza, democrazia interna, codici etici. In ogni caso, per parte nostra, stiamo già facendo certificare i nostri bilanci da Agenzie esterne indipendenti e facciamo sottoscrivere, pena l'incandidabilità, stringenti codici etici da parte di chi compone le nostre liste. Vogliamo anche che sia più forte la rappresentanza femminile nella gestione della cosa pubblica». «Crediamo che la riscossa del Paese - dice ancora il segretario del Pd - possa avvenire solo nella solidarietà e non nell'egoismo. Siamo convinti che nessuno può salvarsi da solo, che il merito vada premiato e che il lavoro dipendente, autonomo, professionale o imprenditoriale vada premiato contro la rendita, il privilegio, il parassitismo. Siamo convinti che le regole vadano sempre migliorate, ma sempre e comunque rispettate, e che la furbizia non possa vincere sulla serietà e sull'onestà» .

Tagli e tasse
«I tagli, l'incremento della tassazione, le difficili riforme pesano e peseranno molto sul Paese, rischiando di aggravare una recessione che è già pesante, con effetti gravi sui posti di lavoro e sulle prospettive della nostra impresa». A sottolinearlo è stato Pier Luigi Bersani, in una lettera inviata agli elettori delle città in cui si voterà il 6 e 7 maggio. «A un solo passo dal precipizio, si è insediato il Governo Monti. A questa novità noi abbiamo dato il nostro sostegno, mettendo l'Italia prima di tutto e davanti ai nostri stessi interessi di partito», ha ricordato. «Abbiamo così evitato di cadere nelle drammatiche condizioni della Grecia; tuttavia i problemi di una disastrosa eredità rimangono», ha avvertito.

mercoledì 28 marzo 2012

CON CIVATI AL PIRELLONE

Iniziativa per chiedere le dimissioni di Formigoni, organizzata da Pippo Civati


Perché non mobilitarci in modo nuovo, per denunciare l’incredibile situazione in cui versa la Regione Lombardia? Loro non se ne vogliono andare, anzi, e non capiscono il motivo di tante critiche e a volte si offendono, pure.Insomma, restano lì seduti, come se niente fosse.

E tutto si immobilizza, come a voler negare il passare del tempo (forse perché abituati a occupare quelle posizioni fin dai tempi in cui i Camuni istoriavano la famosa Rosa).
E se allora noi, e per noi intendo tutti i cittadini lombardi, di tutte le parti politiche, che trovano che ci sia parecchio che non funziona nei confronti dell’istituzione che dovrebbe rappresentarli, ci organizzassimo per sederci anche noi? Fuori dal Pirellone, con le seggiole portate da casa.
Non per urlare slogan o denunciare quello che si sa già, né per aggiungere chissà quali altri particolari delle vicende di cui sono piene le pagine dei giornali, ma per discutere insieme, per confrontarci, per immaginare una Lombardia diversa. Politici e cittadini, seduti tra loro e gli uni con gli altri, per dare un segnale: ci vuole qualcosa di nuovo.
Come già richiamato con l’opzione Bassetti, al di là del colore politico di chi vincerà le prossime elezioni, c’è bisogno di un sistema impostato diversamente. E che sappia affrontare le questioni di cui si parla purtroppo solo dal punto di vista giudiziario: la concezione del potere, come abbiamo spesso ripetuto in questi giorni, le modalità (e l’eccessiva discrezionalità) delle nomine politiche, la negoziazione infinita in campo urbanistico, la sottovalutazione della questione ambientale, il pericolo che alle spalle di tutto questo ci sia addirittura la criminalità organizzata, come emerge da alcuni atti processuali.
Un confronto franco, sereno, all’aria aperta. Sulla soglia del Palazzo. Come si dovrebbe fare in una democrazia, quando le porte e le finestre del Palazzo si chiudono. E l’aria diventa ogni giorno più pesante. E le parole sempre più vuote.
Un messaggio ai lombardi e al Paese, perché rappresentanza e credibilità sono proprio le questioni fondamentali con cui la politica deve fare i conti, ed è doloroso registrare che sembra non avere più gli strumenti per affrontarle.
Sabato prossimo potrebbe essere il momento giusto. E di Pirelloni, come si sa, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Uno dei due, quello nuovo, è preferibile per un dato eminentemente organizzativo: che ha una volta che copre la piazza sottostante. E con tutto quello che è costata ai lombardi adottarla in termini politici potrebbe dare finalmente una qualche giustificazione alle spese sostenute.

Giuseppe Civati - Consigliere Regionale PD

Eccoci allora!


martedì 27 marzo 2012

INCONTRO SUL MERCATO DEL LAVORO

26 marzo 2012 - via Ollearo n. 5 ore 21
Auditorium di Radio Popolare

Lavoro: a qualunque costo?
Le nostre proposte
lavoro, contratti e precarietà con
Tito Boeri, docente di economia e lavoro presso l’Università Bocconi, redattore lavoce.info
Paolo Nerozzi,  senatore del  Partito Democratico, primo firmatario del DDL  per l’istituzione del contratto unico di ingresso
Coordina Rinaldo Gianola, vicedirettore de l'Unità

Serata davvero utile e bella quella di ieri sera
Certo il tema era importante e di attualità. E i relatori di assoluto valore.
Non a caso l’auditorium di Radiopopolare era pieno.

Dopo una bella introduzione del nuovo coordinatore, Marco Lanza, Tito Boeri – su provocazione di Gianola - ha iniziato subito con una riflessione sulla riforma (?!) Fornero, partendo da un articolo da lui pubblicato su La Repubblica.
Ha sostenuto che il metodo utilizzato è stato giusto: inutile imbastire  tavoli solo mediatici, la concertazione come fatta fino ad ora non funziona.
Assurda invece la passività politica del Pd sul tema del lavoro che ha subito e si è fatto trovare impreparato.
La riforma è brutale  e gattopardesca: cambia tutto, ma in realtà non cambia nulla.
Sui licenziamenti invece viene dato un potere enorme ai giudici: allargato il margine di incertezza i tempi si dilatano, proprio il problema che invece lamentano le aziende oggi.
Quindi oltre che essere inutilmente punitiva, la proposta di modifica dell’art. 18 è dannosa.
In più non si estendono gli ammortizzatori ai precari e non si semplifica la tipologia degli stessi.
L'aumento dei contributi a carico delle imprese che assumono precari porterà senza dubbio al fatto che le aziende scaricheranno questi oneri sui salari dei lavoratori.
La formazione sarebbe invece la migliore assicurazione per i lavoratori.
Ma di quella non c’è traccia
La precarietà svilisce il valore del lavoro.
La famiglia rimane oggi l’unica forma di protezione.

Il senatore Nerozzi ha sostenuto che il restauro o la resistenza dello stato attuale non era oramai più possibile.
Per quello la sua proposta di riforma – che si ispirava al progetto di Boeri ed è stata depositata in Parlamento quale proposta di tutto il PD - voleva estendere l'articolo 18, istituire il contratto prevalente e il salario minimo. Era sottesa proprio una filosofia diversa rispetto a quella di questo governo.
Sarebbe il caso di sparigliare completamente le carte.
Le elezioni amministrative e francesi non saranno indifferenti a questo dibattito.
Certo in passato sono state mancate delle occasioni.
In particolare come sindacato sono stati commessi due errori.
- Dal 96 dopo la fine del governo Prodi viene a trasformarsi un epoca, finisce un periodo storico nel mondo del lavoro, si trasforma il lavoro operaio. Gli strumenti andavano aggiornati allora.
Se il contratto nazionale non ce la faceva più bisognava trovare tutele per chi sta ai margini, oltre a  strumenti legislativi come per esempio il salario minimo.
Anche con le riforme del mercato del lavoro non si è colta la necessità di cambiare il welfare.
La speranza dei movimenti no global non si è tradotto in un movimento politico adeguato.
- Con Prodi avremmo dovuto giocare più sull'unità sindacale e sui temi delle regole della rappresentanza.
In questa trattativa bisognava diminuire il numero delle tipologie di contratto.
Oggi abbiamo un problema di redistribuzione del reddito ma anche di redistribuzione del potere.
La concertazione è un valore soprattutto per un paese come il nostro.
Il governo non può confondere il senso di responsabilità con la debolezza. Dopo la riforma delle pensioni – dura – ha sostenuto che non siamo disponibili a subire oltre.

Solo qualche appunto: difficile davvero dare conto di una serata ricca e proficua.
Anche gli interventi alla fine – e le risposte degli oratori – sono state dense.
Come sempre, peggio per chi non c’era.

venerdì 23 marzo 2012

articolo 18



Tanto per capire da che parte stiamo...
(comunque è una ragione in più per partecipare all'incontro di lunedì sera con Tito Boeri e Paolo Nerozzi)

mercoledì 21 marzo 2012

INIZIATIVA DEL CIRCOLO

26 marzo 2012 - via Ollearo n. 5 - ore 21
Auditorium di Radio Popolare
Lavoro: a qualunque costo?
Le nostre proposte


parliamo di lavoro, contratti e precarietà con
Tito Boeri, docente di economia e lavoro presso l'Università Bocconi, redattore lavoce.info
Paolo Nerozzi,  senatore del  Partito Democratico, primo firmatario del DDL  per l'istituzione del contratto unico di ingresso


Coordina Rinaldo Gianola, vicedirettore de l'Unità
 
Nel corso della serata sarà possibile acquistare i volumi di Tito Boeri "Le riforme a costo zero - dieci proposte per tornare a crescere" e "Un nuovo contratto per tutti", editi da Chiarelettere

21 MARZO - ANTIRAZZISMO

lunedì 19 marzo 2012

Il nuovo segretario del circolo

Assemblea per l’elezione del nuovo segretario del Circolo

Sabato 17 abbiamo eletto il nostro nuovo Coordinatore del Circolo e con lui salutiamo Francesco, per questi anni che abbiamo trascorso insieme costruendo il PD, augurandogli altrettanto successo nella sua nuova terra di adozione

Il nuovo segretario è Marco Lanza, eletto all’unanimità.
Questo il testo del suo intervento “programmatico”

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Da dove vengo e dove vorrei andare insieme a voi

Nel Partito Democratico, che racchiude al suo interno differenti anime e percorsi personali, non è un mistero che io mi collochi a sinistra, ed è bello oggi poterlo dire apertamente. In particolare in questa città negli ultimi trent'anni era quasi diventato qualcosa di cui doversi vergognare. Ma lo dico anzitutto perché sono abituato a parlare chiaro, a giocare a carte scoperte, e non mi piace che ci siano fraintendimenti o retropensieri.

Ho fatto politica alle superiori e ai tempi dell'università. Una politica di scoperta, esplorativa, ore passate a parlare di inezie o di temi decisamente più grandi di noi, non è stato tempo perso, ma una scuola. In particolare ho capito gli errori di una politica che si basava su un'analisi della società troppo povera e che non entrava in contatto con il mondo reale, chiusi com'eravamo all'interno nei nostri stanzini a scontrarci su preconcetti veri per definizione. E per un po' ho preso altre strade.

Quel tipo di politica oggi non mi interessa più, ho voglia di fare dei progetti che vedano la luce del sole il prima possibile, anzi che partano sotto la luce del sole perché nati dal confronto con la società e da esigenze concrete. Vorrei una politica capace di incidere nel flusso della storia partendo proprio da quello spicchio di città che si affaccia davanti a noi, a partire dal nostro circolo.

Il ruolo di coordinatore è un impegno importante della cui valenza sono conscio. Sottolineo che mi piace il termine coordinatore al posto di quello di segretario perché mette l'accento sull'aspetto dell'organizzazione, che almeno in un primo momento sarà la mia principale preoccupazione.

Interpreterò questo nuovo ruolo in modo estensivo, ampio. Proverò ad organizzare al meglio il circolo al fine di ottenere dei risultati politici rilevanti, di far emergere ancora di più il ruolo del circolo sul territorio e di allargare la partecipazione di simpatizzanti e degli iscritti, con la speranza di aggregare sempre più persone. E non è fantascienza pensare ad un raddoppio dei tesserati.

Ma non è solo sul numero delle tessere che si conta il valore di una proposta politica, bisogna vedere la qualità del contributo che il circolo offre e riceve. Il rapporto tra di noi deve essere: chi vuole partecipare deve anche avanzare una proposta, quindi saremo tutti felici di lavorarci insieme. A guidarmi è la convinzione che la partecipazione è bella quando con un contributo anche piccolo si fa crescere un progetto più grande, comune. Tutto questo in ultima istanza crea una società migliore, che è un bel traguardo. Il nostro traguardo.
Per fare questo ci vuole un'organizzazione che permetta di offrire a tutte le persone coinvolte un ruolo e i modi per ottenere gli obiettivi. Finire una riunione dicendo "poi vedremo" non sarà la nostra prassi.

Ma il cambiamento richiede un altro presupposto, quello di essere capaci di rivedere il proprio punto di vista, una processo che a volte appare difficilissimo -e di fatto lo è- ma ci lavoreremo.

Il circolo
Mi piace pensare a questo circolo come ad un progetto comune guidato da un alto senso della vita pubblica e di coesione della comunità a cui apparteniamo. Il Lia Bianchi ha già questo indirizzo, ma dobbiamo fare uno scatto in avanti e creare le condizioni per utilizzare al meglio spazi e risorse, creare un buon rapporto con gli iscritti e renderli partecipi delle attività che realizzeremo.
Oggi il circolo è gestito bene da dei pilastri che ne assicurano l'esistenza, Giulio, Gigi, Roberto, tra gli altri, che sono anche la memoria di questi luoghi e di questa zona di Milano; non lo dobbiamo dimenticare, ma c'è bisogno di tutti gli iscritti e i simpatizzanti per fare sempre meglio.
Abbiamo poco tempo e sosteniamo il partito con la passione, ma passione che non deve significare solo improvvisazione, dobbiamo fare le cose per bene perché ognuno di noi ha delle capacità preziose che possiamo mettere in comune. Dimostreremo quindi che i temi che trattiamo, che sono temi politici, li consideriamo nella giusta importanza e li vogliamo rendere concreti.

Condivideremo idee e progetti e li porteremo avanti come gruppo, perché solo insieme, in un gruppo ampio, si può trovare la forza per proporre un cambiamento.
L'obiettivo ultimo è un circolo che sia il riferimento vivo per il territorio circostante, un interlocutore privilegiato che fornisce servizi e che risponde alle esigenze della zona. Se ce ne fosse ancora bisogno, dobbiamo far cambiare radicalmente l'idea di alcuni che il nostro partito "non conosca adeguatamente la società che vuole rappresentare".

Il coordinamento e l'assemblea degli iscritti
C'è bisogno di una partecipazione ampia, di tanti persone diverse tra loro che contribuiscano con i loro saperi e le loro competenze, ma soprattutto c'è bisogno di conoscerci tra di noi perché ognuno è portatore di una storia diversa, la sua personale, la sua biografia, e questa è una ricchezza fondamentale per tutti.
Lo scambio è la base per capire le ragioni di pensieri diversi che ci portano a scelte di vita diverse. Questo oltre che un percorso interessante di conoscenza e di trasmissione del sapere, ad esempio tra generazioni, nella sostanza significa tolleranza, che è un altro concetto centrale, soprattutto in un partito plurale al suo interno e che parla ad una parte ampia della società.
Per questo l'assemblea degli iscritti sarà chiamata a riunirsi più volte, anche con un carattere meno ufficiale di quello con cui vi abbiamo chiesto di venire qui oggi per l'elezione del coordinatore.
Il ruolo del coordinamento viceversa sarà di fornire un orientamento politico al circolo. Il coordinamento non è quindi un gruppo ristretto che tiene aperto il circolo o peggio che lo vive in modo esclusivo. Tutti gli iscritti possono e devono stimolare le riflessioni del coordinamento.

L' organizzazione
Ho sentito dire che l'efficacia non appartiene alle categorie della politica. Non condivido questa affermazione. Se la politica vuole disegnare un mondo diverso ha bisogno di regole che ne organizzino il lavoro e puntino a dei risultati. L'efficacia della politica si vede se le discussioni si trasformano in norme che garantiscono tutti, nel piccolo di un circolo si devono trasformare almeno in buone prassi. Sono i risultati concreti quello a cui dobbiamo puntare.
Quindi ritengo che uno dei punti centrali nell'attività di un partito sia l'organizzazione, la definizione chiara del modo di lavorare e di comunicare dei circoli verso l'esterno e di come questi si relazionano tra loro. Un calendario, l'uso adeguato della mail e di altri strumenti informatici deve gestito al meglio, per non renderebbe la comunicazione ridondante e inutile. Infatti i corsi di informatica che iniziano da settimana prossima e che ripeteremo in futuro vanno nella direzione di fornire maggior strumenti per lavorare bene.

Oggi il dibattito sul partito è tra una forma "pesante" e una "leggera" che coinvolge anche il ruolo dei circoli. In questo senso si sta ripensando il rapporto tra base e di vertice, tra centro e periferia, tra circoli e circoli. Io credo che pensare al ruolo dei circoli solo come un magazzino per volantini e che si attivano solo in campagna elettorale è mortificante per la storia che questi luoghi portano con sé. Con una buona organizzazione il nostro circolo può dare risultati importanti.

Lo ripeto, i circoli sono una ricchezza per il partito e per il territorio che non possiamo disperdere. Abbiamo un grande potenziale e lo dimostreremo.

Dobbiamo rappresentare ampie fasce della società
Per organizzarci dobbiamo prima identificare chi siamo. L'identità di un partito è un discorso molto complesso, quindi mi limiterò a quello che riguarda il nostro circolo.
Tutti noi siamo anzitutto quello che facciamo, quindi spero di non dovermi più definire come l'opposto di quello che non ci piace, vivendo di riflesso le posizioni di altri soggetti politici, come è accaduto spesso, troppo spesso, soprattutto negli ultimi anni.

Possiamo dimostrare che i temi che rappresentano tutta la proposta politica di alcuni piccoli partiti in realtà sono temi nostri, che noi affrontiamo nella la giusta complessità inserendoli correttamente in un quadro più grande. Se lo faremo bene e sapremo comunicarlo a tutti, anche il consenso arriverà di conseguenza.

Dove non arriviamo con la nostra analisi, in quei casi dobbiamo tornare a osservare la realtà da vicino, cercando di capirla per quello che è. E non sarà sufficiente dire che il mondo che vediamo non lo capiamo o non ci piace, perché quel mondo che non ci piace lo dobbiamo capire e siamo tenuti a cambiarlo.

Dobbiamo quindi riadattare continuamente la nostra visione del mondo e possiamo farlo solo ascoltando le persone, prima di affermare il nostro punto di vista. Così facendo potremo metterci in comunione di intenti con ampi strati della popolazione e arrivare a creare un grande progetto comune.

Come circolo abbiamo la dimensione giusta per vedere e affrontare questi problemi e per farlo adeguatamente conto su tutti gli iscritti, quelli che ci sono già e quelli che verranno. Quello che faremo e come lo faremo concorrerà a formare la nostra identità futura.

buon lavoro
Marco

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qualche foto...







martedì 13 marzo 2012

INCONTRO SUL LAVORO

9 marzo 2012 - Milano, via J. Da Tradate n. 9

Per l’uguaglianza
(nell’epoca delle disuguaglianze)


Uscire dalla crisi:
che fare per la crescita e l’occupazione?

Serata di discussione sui temi del lavoro e della occupazione con il prof. Daniele Checchi (Preside della Facoltà di scienze politiche della Statale di Milano, l’on. Antonio Misiani e Laura Specchio, responsabile lavoro per la Lombardia del Partito Democratico

Laura Specchio ha iniziato cercando di tratteggiare la situazione della nostra Regione e soprattutto ciò che si dovrebbe fare in termini di investimenti soprattutto nel settore dell’istruzione, in particolare nel settore della formazione professionale.
Ha fornito cifre e diagrammi e ha fatto un accenno anche al contributo che gli extracomunitari possono dare non solo in termini di lavoro dipendente, ma anche in termini di nuove imprese: è stato calcolato infatti che nel 2045 le imprese create da stranieri saranno in numero maggiore a quelle create da italiani.

L’on. Misiani ha tratteggiato un affresco delle cause della situazione di crisi economica e di grave difficoltà occupazionale e ha cercato di sottolineare le cose che sono già state fatte e soprattutto quelle ancora da fare.

Che fare in particolare?
-         crescita, soprattutto puntando sul cambiamento della politica economica dell’Europa
-         riduzione della disuguaglianza sociale
-         sviluppo del “sistema paese”: innovazione, welfare, infrastrutture
-         nuove regole per il mondo del lavoro
-         rete di protezione sociale

Il prof. Checchi ha fatto un intervento molto brillante
Ha evidenziato subito i motivi per i quali l’Italia va male e la Germania va bene

A parte i problemi cronici (disuguaglianze, bilancia dei pagamenti) a differenza del nostro, il modello tedesco è quello dell’Europa sociale:
- investimenti in formazione
- investimenti differenziati per acquisire professionalità per il lavoro
- impianto industriale cogestito imprese – sindacati
- relazioni industriali di tipo corporativo (sindacato nei consigli di amministrazione)
- investimenti pubblici nella ricerca

In Italia?
La formazione professionale non esiste
Le relazioni industriali sono conflittuali anche per le forti disuguaglianze del nostro paese e la forte perdita del potere d’acquisto dei salari
La ricerca non è finanziata

Occorrerebbe una sveglia, ma non ci sono risorse.
E in questa palude chi soffre di più sono i giovani.

Occorrerebbe inoltre una radicale riforma delle tutele, assolutamente inadeguate ormai alla realtà di oggi

Una quindicina di domande (e altrettante risposte) hanno nell’ultima parte creato un dialogo assolutamente interessante.